Qual è il peggior malgoverno?

Pare che tutti i tipi di governo sperimentati si siano mostrati fallimentari, e corrotti, e iniqui, e ingiusti, e che, tutto sommato, la scelta di un tipo di governo consista solo nel poter scegliere il “peggior malgoverno“.

A ragion veduta, escluso l’eremitaggio, quale possibilità esistenziale da non escludere a priori, ma solo per condizione di natura, una scelta bisogna pur farla. Allora, quale forma di governo collettivo scegliere?

La “democrazia diretta” sembrerebbe l’ultimo tipo di governo da tentare… su grande scala, un’impresa non da poco. Tuttavia, senza preparazione e cultura (da non confondere con istruzione scolastica, almeno quella attuale), anche la democrazia diretta potrà essere solo una grande illusione, si avrà un analogo mega dimensionale delle gestioni condominiali (avete presenti le riunioni?).

Resta il fatto che pur essendo difettosa la democrazia in sé – che è, infatti, un caso particolare di dittatura (di una maggioranza sulle minoranze) – non si conoscono altri metodi di governo migliori. Per cui si potrebbe anche provare, dopo il fallimento eclatante e ripetuto degli ultimi quasi 70 anni di democrazia rappresentativa, ma è opportuno farlo tenendo ben presenti i rischi e le difficoltà, e purché non degeneri in qualche forma di organizzazione di fatto in società alveare psicoautomatica, che di certo non è un caso di peggior malgoverno.

Sara Palazzotti

Webmaster e articolista.

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