Mattarella, basta buttare cibo in scadenza, regalatelo ai pezzenti.
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Il titolo del post è un po’ parafrasi della dichiarazione di Sergio Mattarella (Presidente della Repubblica Italiana), ma il senso è proprio quello delle sue testuali parole:
“I prodotti invenduti, in prossimità della scadenza, vengano distribuiti tra chi ha bisogno e non ha reddito sufficiente” – Sergio Mattarella ((fonte: Ansa ))
Così, Mattarella, il presidente della Repubblica – ironicamente, delle banane, data la situazione, e diremmo delle banane marce, per stare in tema – invita, nel corso della sua visita all’Expo del 5 giugno 2015, a regalare i prodotti alimentari in scadenza agli indigenti, anziché buttarli (precisiamo: i prodotti alimentari, non gli indigenti). Propone addirittura una legge ad hoc, una legge antispreco.
I DIRITTI DEGLI INDIGENTI? ESSERE DISCARICHE
Chissà se, oltre che alla pattumiera, Mattarella pensi anche di dover essere garante dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana: diritto al lavoro dignitoso; diritto alla libertà d’impresa; diritto alla contribuzione secondo le possibilità (non oltre) e all’introduzione del diritto ad un reddito minimo; diritto al miglioramento delle condizioni di lavoro e a qualche legge correttiva degli abomini prodotti nell’ultima ventina d’anni, per garantire i diritti dei cittadini italiani, ormai sempre più impoveriti.
Non per incompetenza o mancanza di voglia di fare, ma per oppressione dello Stato – prostituito ai diktat della UE (Unione Europea) dagli uomini e dalle donne delle istituzioni – e costretti al lavoro sottopagato, sottocosto, precario, tartassati, sia da dipendenti, sia da autonomi. Tanto è vero che molti non hanno neanche più soldi a sufficienza per comprarsi il cibo e Mattarella li vuole contentare con il cibo da immondizia.
Mi viene da pensare che gli indigenti, sempre di più, a causa della truffa dell’Euro e del furto della sovranità monetaria – per la quale il Presidente non spende parole – siano visti con interesse come sostitutivi delle discariche – sempre detto ironicamente.
PER LA TUTELA DELLA SALUTE, IL CIBO DEVE ESSERE CONSUMATO FRESCO
Diciamo subito che i prodotti alimentari, per la tutela della salute, è meglio consumarli prima possibile dalla data di scadenza e non sistematicamente in scadenza.
Mangiare sistematicamente alimenti quasi scaduti non è sicuramente una buona idea per la salute. Tutto sommato, certo, nell’ottica di un democidio programmato e della riduzione della popolazione, che gli indigenti si ammalino per cattiva alimentazione… potrebbe essere anche interessante per qualche “cattivone” – non certo per il presidente Mattarella, che è buonissimo.
Chissà…! Roba da “complottari”, sì, ma complottari o complottisti, più che altro studiosi di storia. E magari, nei prossimi post, parleremo anche dei democidi attuati già nella tristissima e patetica storia dell’umanità.
CONCLUSIONE
Per chiudere, vorrei invitare il presidente Mattarella, profumatamente pagato dai cittadini italiani, a dare il buon esempio e nutrire di prodotti in scadenza se stesso e la sua famiglia (inclusa la figlia che lo ha accompagnato nella lussuriosa visita dell’Expo), così ci fa anche risparmiare.
Magari, Mattarella potrebbe anche rinunciare ai suoi succulenti benefit e donare il risparmio a chi ne ha bisogno per vivere, invece che rimpinguare il suo conto in banca e suggerire rivoltanti idee come quella di nutrire gli sfruttati e impediti alla vita con gli avanzi scaduti dei “magnaccioni”.
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