Immigrati vogliono la colf: è rivolta a Ceranova (Pavia)
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A Ceranova (Pavia) immigrati, accolti in villa a spese degli italiani, scendono in strada in rivolta e minacciano di dare fuoco ai cassonetti se non gli viene fornita una colf che faccia le pulizie domestiche e il wi-fi.
Secondo quanto riferito da “Il giornale” il 21 dicembre((Immigrati in rivolta: “Vogliamo la colf – Il Giornale”)), gli immigrati avrebbero dichiarato:
«Già perché mica di un bilocale pulibile in quattro e quattr’otto, si tratta»
Sarebbe un gruppo di 24 africani, accolti a luglio scorso con un accordo onlus/prefettura in un villetta signorile – ci dice Repubblica ((Pavia, i migranti chiedono wi-fi e pulizie – Repubblica)) – gestita da una cooperativa sociale, inseriti in un paese di poco più di 1800 abitanti ((Cernavova – Wikipedia))Una signora residente in zona avrebbe dichiarato di vederli a ogni ora del giorno e della notte accampati senza far niente nel giardino e si sarebbe sfogata dicendo (v.Il giornale):
«Baldi e giovani, vere e proprie braccia rubate all’agricoltura. Altro che la donna di servizio»
La rivolta è stata placata con l’intervento dei Carabinieri e del sindaco della cittadina, Alessandro Grieco, che l’indomani si sarebbe recato in prefettura a Pavia e avrebbe dichiarato (v.Repubblica):
“Siamo un paese tranquillo, non siamo abituati a situazioni del genere. Vogliamo che la tranquillità dei nostri abitanti venga garantita”
Intanto, in Italia, aumenta la povertà. E se Matteo Salvini suggerisce di inviare Laura Boldrini a fare la colf ai migranti… , come dargli torto?
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