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Nascite in calo in Italia. Il 35,6% dei nati nel 2014 ha almeno un genitore straniero

20% delle nascite da coppie miste. Si abbassa la media dei figli per coppie straniere.
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di Redazione | 17 Gennaio 2016


Secondo i dati Istat per il 2014 sulla “Natalità e fecondità della popolazione residente” si è registrata una consistente riduzione delle nascite in italia.

Questi i dati pubblicati dall’Istat il 27 Novembre 2015 per il 2014((Natalità e fecondità della popolazione residente – Istat)):

  • 12.000 in meno rispetto al 2013
  • 74.000 in meno rispetto al 2008

Per quanto riguarda la media di figli per donna, i dati Istat riferiscono un calo anche per le donne straniere, che quindi hanno meno figli ciascuna rispetto agli anni precedenti:

  • donne italiane hanno in media 1,29 figli
  • le cittadine straniere residenti 1,97
    (calo rilevante rispetto al 2008, quando avevano in media 2,65 figli).

DISTRIBUZIONE COPPIE MISTE E STRANIERE

Tengono le coppie miste (quelle con un genitore straniero), mentre rallentano le coppie straniere.

  • 20,7% dei nati ha almeno un genitore straniero
    (29% nel Nord e 8% nel Mezzogiorno)
  • 14,9% dei nati ha genitori entrambi stranieri

Quindi, il 35,6% (20.7+14.9) dei nati nel 2014 ha almeno un genitore straniero.
Tengono le coppie miste, ma gli stranieri riducono la natalità rispetto alle loro propensioni iniziali.

CONCLUSIONE

Sarebbe interessante capire le motivazioni socio-economiche che sono all’origine di questi crolli dei flussi di natalità. Un calo notevole delle nascite che potrebbe, quasi per certo, essere associabile alla grave situazione di crisi economica, alla precarietà del lavoro, alla disoccupazione, ai sempre più frequenti casi di corruzione. Tutti elementi che rendono l’ambiente sociale ostile e quindi riducono, ovviamente, la propensione ad avere figli. Bisognerebbe, almeno, analizzare le relazioni dell’andamento del tasso di natalità rispetto a quello della disoccupazione (reale però…) e alla tipologia di lavoro e/o contratto lavorativo.

Questo aspetto NON è trattato per nulla nella relazione che abbiamo trovato nel sito web Istat (andremo alla ricerca di altre). In compenso ci dilettano con approfondite considerazioni e statistiche sui nomi dei nuovi nati che ora non trattiamo.

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