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Di Maio contro le delocalizzazioni annuncia “Chi se ne va restituisca fondi pubblici”

Fondi pubblici? Ma non sono imprese private?
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di Sara Palazzotti | 3 Luglio 2018


Luigi Di Maio, nuovo ministro del lavoro, ha annunciato, durante un incontro con i lavoratori della Invatec srl a Torbole Basaglia, lo scorso 30 giugno ((Di Maio annuncia ‘chi se ne va restituisca fondi pubblici‘)), che per disincentivare le delocalizzazioni (cioè il trasferimento di imprese all’estero):

Da lunedì acciamo una legge per cui tutte aziende che prendono fondi dallo Stato e se ne vogliono andare ce li devono restituire tutti con interessi e questo deve essere il primo principio che vogliamo sancire.
(Luigi di Maio – ministro del lavoro)

Pare un’ottima iniziativa, ma una domanda sorge spontanea: perché, se sono aziende private, prendono fondi pubblici in regalo?

Be’, fare impresa così è facile: soldi in regalo e vai sereno.

Vorremmo almeno che i dati delle devoluzioni di beneficenza percepite da aziende private dallo Stato fossero resi pubblici, pubblicizzati nei siti aziendali e facilmente accessibili. Dobbiamo sapere quali imprese vanno avanti con le loro forze e abilità e quali grazie ai soldi dei cittadini italiani devoluti a fondo perduto dagli statisti italiani con chissà quali criteri di selezione e di logica che a me “sfugge”.

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