La UE attacca il Cannonau e il DOP
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La UE lavora senza sosta per destrutturare le identità locali, incluse le sue tipicità regionali, anche sul piano delle produzioni enogastronomiche, che rendono l’Italia un paese ricco di varietà tanto apprezzate nel mondo, proprio per la loro particolarità.
L’allarme per il vino Cannonau, il più antico del mediterraneo((Cannonau – Wikipedia)), tipico del territorio della regione italiana Sardegna, è stato lanciato da Assoenologi (associazione di enologi) che ha allertato riguardo la pericolosità dell’attuazione del regolamento dell’Unione Europea n.33 ((Regolamento 33 Unione Europea)).
Il cannonau è un vino tipico la cui produzione, è stato accertata risalire in Sardegna fin da epoca nuragica, perciò Assoenologi ha denunciato la “desardizzazione” dei vini tipici storici ((Cannonau: rivolta contro nuove norme UE))
Assoenologi ha organizzato una tavola rotonda, in seno alla quale, l’assessore dell’Agricoltura della Regione, Gabriella Murgia, ha dichiarato ((La Sardegna rischia di ‘perdere’ il cannonau, enologi in rivolta – AGI)):
Vi è l’esigenza di proseguire nella tutela e nella protezione di quelle denominazioni che sono intimamente correlate a determinati territori, tradizioni e cultura. È il caso, in particolare, del Cannonau la cui tutela ritengo non possa essere né messa in discussione e tanto meno dispersa, dopo sforzi e sacrifici degli operatori del settore.
Il regolamento 33 della UE, approvato nel 2019, infatti, prescrive, la cancellazione delle protezioni dei DOP (denominazione di origina controllata), quindi, l’uso della denominazione sarebbe svincolato dal territorio di produzione.