Razzismo in Africa, cantante di etnia Oromo assassinato
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Vi ricordate?
Dicevano del razzismo interno in Africa (vedi qui) ed ecco che un episodio di violenza razziale interna all’Africa, neri contro neri, crea caos in Etiopia, proprio in questi giorni.
La retorica menzognera del razzismo esclusiva dei bianchi, con annessi inginocchiamenti collettivi generalizzati, ha le gambe corte.
Lo scorso 1 Luglio, infatti, è stato assassinato, in Etiopia, a colpi di arma da fuoco, il cantante Hachalu Hundessa ((Hachalu Hundessa -Wikipedia)) detto “la voce degli Oromo” per conflitti etnici tra africani ((Etiopia nel caos dopo l’omicidio del cantante simbolo e “voce degli Oromo” – Rainews.it))
Il cantante assassinato era portavoce delle proteste dei neri Oromo, vittime di discriminazioni, emarginazione e sfruttamento.
Gli Oromo sono un’etnia africana (v. qui chi sono gli Oromo su Wikipedia) ((Chi sono gli Oromo, etnica africana – Wikipedia)) molto numerosa in Etiopia, una delle più antiche della zona.
Dopo l’assassinio del cantante sono morte 90 persone durante le manifestazione di protesta e gli scontri etnici.
L’Etiopia è retta da un governo federale con molti attriti interni tra le diverse etnie.
Il gruppo etnico africano degli Oromo accusa l’attuale premier etiope Abiy Ahmed, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 2019, di non essersi curato adeguatamente dei diritti degli Oromo.
Il governo Etiope ha censurato l’emittente televisiva “Oromo media network” (ONM) con l’accusa di aver fomentato i dissidi etnici e religiosi interni.
Durante le manifestazioni di protesta è stato arrestato anche Jawar Mohammed, avversario politico del premier.
CONCLUSIONE
Prima di inginocchiarvi, per colpe non vostre e su spinta di campagne politiche propagandiste, pensateci.
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