Draghi taglia investimenti per la scuola del 25% nel silenzio di opposizione e sindacati.
Non si tratterebbe di un provvedimento una tantum: ulteriori tagli sono stati programmati fino al 2025.
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di Redazione | 10 Aprile 2022
Il calo demografico sarebbe la giustificazione del Governo, guidato dal Presidente del Consiglio in carica, Mario Draghi, per il taglio degli investimenti nella scuola.
Si tratterebbe di una riduzione dal 4% al 3,5% del PIL emersa, secondo quanto riportato da Professioneinsegnante.it ((Nella totale indifferenza Draghi taglia le spese sulla scuola: da 4% a 3,5% del PIL. Dove sono i sindacati?)), nel DEF ((Documento di Economia e Finanza – Wikipedia)) dello scorso 6 aprile 2022.
Comprendiamo bene che un popolo ignorante fa comodo al potere costituito e, infatti, non si tratterebbe di un provvedimento una tantum: ulteriori tagli sono stati programmati fino al 2025.
Sei d’accordo con il taglio di spesa per la scuola?
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