RagionVeduta.it

Talidomide: farmaco contro la nausea, causava gravi malformazioni congenite

Il principio attivo denominato talidomide fu commercializzato come soluzione rivoluzionaria per alleviare la nausea e l'insonnia nelle donne in gravidanza. Si trasformo, invece, in un incubo.
_
di Sara Palazzotti | 30 Giugno 2023


A proposito di gravi effetti collaterali causati da farmaci autorizzati dalle istituzioni governative, tra quelli che hanno fatto più rabbrividire ricordiamo il caso del talidomide. Una pagina oscura della storia dell’industria farmaceutica.

Il principio attivo denominato talidomide fu commercializzato come soluzione rivoluzionaria per alleviare la nausea e l’insonnia nelle donne in gravidanza. Si trasformo, invece, in un incubo.

Fu grazie all’ostinazione e alla determinazione di alcuni coraggiosi medici e ricercatori, come il dottor William McBride, che venne scoperto il terribile collegamento tra talidomide e gravi malformazioni congenite dei figli di donne che avevano usato il farmaco.

Il farmaco causava casi di amelia (assenza degli arti) o vari gradi di focomelia (riduzione delle ossa lunghe degli arti). Vennero riportati 1500 casi dal 1957 al 1961.

Le prove erano schiaccianti e il mondo dovette affrontare una cruda realtà: un farmaco prescritto per aiutare le donne incinte si rivelò un nemico nascosto che condannava i loro figli a una vita di sofferenza.

Le indagini rivelarono errori nelle procedure di sicurezza e nell’approvazione dei farmaci, lasciando spazio a domande inquietanti sull’etica e sulla responsabilità delle aziende farmaceutiche.

Condividi l'articolo:
Subscribe
Avvisi per
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments