Schopenhauer e l’universo olografico
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Esistono analogie tra il pensiero di Arthur Schopenhauer, filosofo tedesco del 19° secolo, e il concetto dell’universo olografico, moderna teoria della fisica, secondo la quale l’universo sarebbe la proiezione, rappresentazione in 3D di un sottostante in 2D.
Schopenhauer non aveva conoscenza diretta della teoria dell’universo olografico, sviluppata dopo la sua morte. Tuttavia, ci sono alcuni interessanti paralleli tra le sue idee filosofiche e questa teoria fisica.
L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali
Claudio Corianò, ricercatore dell’INFN e professore di fisica teorica dell’Università del Salento
Interconnessione tra Mente e Realtà
Schopenhauer sottolineava l’importanza della volontà e della percezione nella formazione della nostra realtà esperienziale. In un contesto olografico, potremmo considerare questa enfasi come un’anticipazione intuitiva del modo in cui la nostra percezione potrebbe essere un riflesso di una realtà più complessa, forse codificata su una superficie bidimensionale. Questo suggerisce che la nostra comprensione e percezione del mondo potrebbero essere limitata.
La Realtà come Manifestazione di Qualcosa di Più Profondo
Schopenhauer considerava il mondo fenomenico come una rappresentazione soggettiva, nascosta da un velo (di Maya) che nasconde la verità. La teoria olografica, propone che la nostra realtà tridimensionale possa essere un’elaborazione di leggi fisiche operanti in un regno bidimensionale, risuona con questa idea. Potrebbe essere visto come un parallelo moderno alla nozione di Schopenhauer che ciò che percepiamo è solo la superficie di qualcosa di più profondo e inaccessibile.
La Natura Illusoria della Realtà
In entrambe le visioni, quella di Schopenhauer e quella olografica, emerge l’idea che ciò che consideriamo “reale” potrebbe essere un’illusione o una proiezione di qualcosa di diverso dalla nostra esperienza diretta. Schopenhauer parlava della volontà e della rappresentazione, mentre la teoria olografica suggerisce che la nostra realtà sia la proiezione di fenomeni che avvengono in un contesto diverso.
Ricerca di Una Verità Nascosta
Sia in Schopenhauer che nella teoria dell’universo olografico, c’è un senso di mistero e la ricerca di una verità nascosta dietro l’apparenza delle cose. Entrambi ci sfidano a guardare oltre le nostre percezioni immediate e a considerare che ci potrebbe essere qualcosa di più e meno ovvio che costituisce la base della nostra realtà.