Inverno glaciale, danni devastanti per agricoltori e rincari per consumatori
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Alla faccia del riscaldamento globale, Italia in ghiacciaia. Nel corrente inverno, appena entrato nel 2017, un insolito freddo, neve e gelo hanno invaso il Bel Paese mediterraneo.
In particolare, colpite le regioni italiane del centro-sud, generalmente di clima più temperato, che hanno visto fioccare neve sopra le colture bisognose di inverni più delicati.
DANNI DEVASTANTI PER GLI AGRICOLTORI
Le conseguenze di questo inverno glaciale sembrano essere state devastanti per la produzione agricola e zootecnica. Coldiretti riferisce che sono decine di migliaia le aziende agricole coinvolte((Maltempo: Coldiretti, campagne in ginocchio, milioni di danni)) e che il gelo ha distrutto migliaia di ettari di colture di ortaggi maturi e pronti per la raccolta. Molte sono anche le aziende isolate che non riescono a consegnare i prodotti, tra cui anche il latte, come riferisce anche Confagricoltura((Maltempo, Guidi: “Danni per milioni di euro in tutto il centro-sud. Chiediamo lo stato di calamità naturale”)).
Inoltre, sono stati rilevati danni materiali ingenti per cedimenti di serre e stalle, che non hanno retto il peso della neve. In aggiunta, c’è anche il problema di bestiame cresciuto allo stato brado che muore, poiché non trova il cibo per alimentarsi, e altri animali che muoiono per il freddo, perché le stalle sono inagibili per la neve. Dove le strutture hanno retto, sono comunque ingenti i danni per gli incrementi dei costi per il riscaldamento di serre e rifugi per gli animali.
DANNI INGENTI PER I CONSUMATORI
E se per i produttori si parla anche, in alcuni casi, di perdite totali della produzione con una media di almeno il 40% in meno della disponibilità sul mercato, riferisce sempre Coldiretti ((Maltempo: Coldiretti, ok calamità, danni incalcolabili)), non sono meno importanti i danni per i cittadini italiani consumatori che hanno trovato rincari dei prezzi di acquisto delle verdure pari al 50/60% fino anche al 200% ((Maltempo: Coldiretti, speculazioni con +200% prezzi da campi a tavola)).
Tra le colture più colpite, quelle in campo aperto, tra cui:
- carciofi
- rape
- cavolfiori
- cicorie
- finocchi
- insalate
- zucchine
- cipollotti
- bietole
- broccoli
- verze
Qui di seguito, le immagini di un campo di rape coperto di neve((Campo di rape, Az.agricola Pantanello)):
Danneggiate anche colture arboree, frutteti vari, agrumeti, oliveti, vigneti e altre ancora non pronte per la raccolta. C’è, quindi, da attendersi rincari e carenze di produzione interna dei quali si sentiranno effetti nei prossimi mesi.
Qui sotto la foto di un agrumeto((Agrumeti ricoperti di neve, gennaio 2017))
ATTENTI ALLE SPECULAZIONI E ALLA PROVENIENZA
Mentre è in discussione la dichiarazione dello stato di calamità, si raccomanda attenzione a speculazioni sui prezzi di vendita dei prodotti ortofrutticoli.
Gli aumenti di prezzo non dovrebbero coinvolgere i prodotti raccolti da tempo (mele, pere, kiwi) e non dovrebbero aumentare i prezzi di prodotti importati da paesi esteri (attenzione alla provenienza).