Profughi o braccianti? Cottarelli, incredibile: “Chi munge le mucche?”
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Li chiamano “lavori brutti”, sono lavori malpagati e usuranti, quelli che gli italiani, che si illudevano di essersi liberati, non vogliono più fare. Allora, anziché migliorare le condizioni lavorative, cosa hanno ben pensato di fare?
PROBLEMA / SOLUZIONE
Vanno in Africa a prendere schiavi. Tanto, a loro privilegiati, cosa importa? Vivono in un mondo a parte, cantano, stonano, impongono sogni di Europa, che per il popolo è solo un lunghissimo incubo. L’importante, per loro, è che ci sia da sfruttare manovalanza e farci tanti soldi. Ridono, gozzovigliano, banchettano come cannibali incuranti dei danni che hanno causato e che causano.
Ovvio che non sono potuti andare a prendere schiavi con le navi negriere. L’opinione pubblica avrebbe gridato allo scandalo e li avrebbe fermati.
E allora come fare? Facile, dici che sono profughi, magari organizzi propagande locali in Africa per incentivare lo spostamento volontario degli africani, fai scoppiare anche qualche guerra qua e là. E il gioco è fatto: hai trasformato la tratta di schiavi in soccorso di profughi, non a caso tutti giovani e robusti.
CARLO COTTARELLI: CHI MUNGE LE MUCCHE?
Non ci credete? Ebbene, ecco qui Carlo Cattarelli, dipendente del Fondo Monetario Internazionale (FMI) dal 1988, che, forse inebriato dal suo canto stonato, ce la dice tutta, la verità, nel corso di un’intervista a Radio Rock (vedi il video in basso). Alla domanda dell’intervistatore riguardo l’apertura dei porti risponde:
Siamo un paese che ha bisogno di immigrazione regolare. Sono anche a favore dello ius soli. Alla fine, abbiamo bisogno di immigrati . Basta pensare, le badanti, soltanto. Tanti lavori nella pianura padana, chi munge le mucche? Questi lavori non li fanno più gli italiani, quindi abbiamo bisogno anche di qualcuno che faccia questi lavori.
Carlo Cottarelli (FMI)
Allora, è evidente che non si tratta di profughi, ma di braccianti di poche pretese.
CONCLUSIONE
Et voilà, gli italiani non vogliono più fare lavori brutti a pessime condizioni?
Li sostituisci con stranieri. E, se qualcuno protesta, gli dai del razzista. Fai fare propaganda ai media, fai vedere qualcuno che affoga, suggerisci il pensiero e menti labili ripeteranno a pappagallo: “razzista” per colpevolizzare chi in questa trappola mentale non ci è caduto.
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