Gli sciacalli del Coronavirus
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di Sara Palazzotti | 16 Marzo 2020
Improvvisamente, grazie al Coronavirus, si scoprono “empatici“:
“Stai bene?” “Sono triste” “No, intendo, hai la febbre?” “Ah la febbre”.
Improvvisamente, si scoprono “benefattori”, fanno donazioni a qualche ospedale, avendo cura che l’ufficio stampa lo faccia sapere a tutti e che il ritorno pubblicitario non sia inferiore alla donazione.
Due piccioni con una fava… come si dice.
Fino a ieri, dell’ospedale, gli interessava solo delle parcelle da privato o delle mazzette per le forniture, ma ora la malasanità li preoccupa, c’è il virus, il COVID-19, il virus di Dio, che non guarda nel c/c, forse.
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