Il nuovo triangolo industriale: Milano, Bologna e Venezia traina l’economia italiana
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Secondo le previsioni dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, dopo un anno da record nel 2022, si prevede un rallentamento della crescita del PIL in Europa che coinvolgerà anche le regioni italiane.
Tuttavia, la Lombardia e il Nordest continueranno a essere i motori trainanti dell’economia nazionale, rafforzando la leadership del nuovo triangolo industriale: Milano, Bologna e Venezia.
Le stime economiche regionali per l’anno in corso indicano che la Lombardia e le regioni del Nordest dovrebbero guidare la crescita dell’Italia. In cima alla graduatoria nazionale troviamo il Trentino Alto Adige, l’Emilia Romagna e la Lombardia. Tuttavia, il primo posto dovrebbe essere occupato dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto, le due regioni più a est del Paese, che si prevede registreranno una crescita dello 0,82%.
Anche il Sud dell’Italia registra risultati lusinghieri, con la Campania, l’Abruzzo, la Sicilia, la Basilicata e la Puglia che prevedono una crescita del PIL superiore rispetto alle regioni del Centro. Nel complesso, il contributo della Lombardia e del Nordest al PIL nazionale è in costante crescita, raggiungendo il 46,3%.
Il nuovo triangolo industriale, con Milano come punto di riferimento e i nuovi vertici rappresentati da Bologna e Venezia, conferma il suo ruolo centrale nell’economia nazionale. Questa collocazione geografica, che comprende tutto il Nordest, è evidenziata anche dai flussi di merci lungo le autostrade del Nord. Lungo l’asse Milano-Brescia e Brescia-Padova, transitano ogni giorno oltre 15.000 veicoli pesanti in più rispetto all’asse storico Torino-Milano, indicando il peso economico del nuovo triangolo industriale.
Nonostante ci siano ancora fattori di instabilità, come la guerra, il costo del denaro, l’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e la siccità, il settore produttivo del Veneto dimostra una notevole resilienza. Nel 2023, si prevede che i consumi delle famiglie, gli investimenti e la produzione industriale mantengano livelli significativi, mentre il settore dell’edilizia e dell’agricoltura potrebbero risentire della riduzione dei bonus e delle difficoltà legate all’emergenza idrica e alla mancanza di manodopera.
Tuttavia, nonostante le eccellenti performance economiche, il Veneto presenta ancora un importante deficit infrastrutturale. Mentre è la terza regione per PIL prodotto e export, non è ancora servita dalla linea ferroviaria ad Alta Velocità e Alta Capacità (AV-AC). La mancanza di attenzione a livello nazionale su questa questione è evidente, e ciò si riflette nel fatto che la linea ferroviaria Milano-Venezia sarà ancora incompleta prima dell’inizio dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026.
Il nuovo triangolo industriale allargato con Lombardia, Veneto e Nordest continua a essere il motore dell’economia italiana. Tuttavia, è necessario prestare maggiore attenzione agli investimenti infrastrutturali, specialmente nel Veneto, per sostenere ulteriormente la crescita economica e mantenere la posizione di leadership di queste regioni.
Fonte: CGIA di Mestre
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