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Bullismo e cultura della violenza (Nietzsche, e non solo)

C'è una relazione di promozione del comportamento?
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di Sara Palazzotti | 3 Aprile 2015


Bullismo e Nietzsche – C’è una relazione di promozione del comportamento?
L’interrogativo è: elogiare il personaggio Nietzsche, esaltare e definire “filosofia” i suoi scritti impregnati di violenza e culto della forza, può determinare gravi conseguenze a livello sociale, in quanto ad esplosione di comportamenti violenti?

bullismoIl malopensiero di Nietzsche (eviterei la parola filosofia che mi pare del tutto fuori luogo) promuove lo stereotipo del “superuomo”, così definito nei suoi testi:

“I più forti di corpo e d’anima sono i migliori – principio di Zarathustra –; da loro la morale superiore, quella dei creatori. – Zarathustra vuol rifare l’uomo a sua immagine; questa è la sua lealtà.”
Friedrich Nietzsche – Così parlò Zarathustra

“La mia CATTIVERIA è una cattiveria ridente, cui piacciono i declivi di rose e le siepi di giglio. Nel riso tutto ciò che è cattivo si trova insieme, ma fatto santo e beato dalla propria gioia”
Friedrich Nietzsche – Così parlò Zarathustra

“I deboli e i malriusciti dovranno perire: primo principio della nostra filantropia. Inoltre li si dovrà aiutare a farlo. Che cosa è più dannoso di qualsiasi vizio? L’attiva pietà per tutti i deboli e i malriusciti”
Friedrich Nietzsche –
L’Anticristo

nietzscheMa qualcuno ci pensa alle conseguenze?

Oggi leggo la notizia di un gravissimo episodio di bullismo, non che il collegamento sia diretto, ma è coerente con la “malafilosofia” (ecco, la chiamerei così: “malafilosofia”) di Nietzsche.

  • L’episodio di bullismo ha visto coinvolti un gruppo/branco di studenti di 15/16 anni di una scolaresca in gita che, ritrovatisi nella camera dell’albergo, hanno cominciato a insultare, denudare e poi ridicolizzare ulteriorimente, appiccicandogli al corpo delle caramelle, uno dei ragazzi. I bulli hanno videoripreso l’abuso, hanno distribuito in giro il video e quindi si è venuto a sapere quanto successo, ma il dettaglio ancora più sconvolgente dell’episodio di bullismo è che i genitori del branco hanno cercato di minimizzare la gravità dell’abuso definendolo “scherzo“.

Che c’entra Nietzsche? C’entra, e se avete letto bene le citazioni sopra riportate dovreste averlo capito: esaltazione della forza, della cattiveria, del sadismo (ridere della cattiveria), invito alla soppressione del più “debole” e “malriuscito” (parole di Nietzsche). E non ditemi che, forse, questi studenti, e i loro genitori, Nietzsche neanche lo conoscono, perché è vero, ma il problema è che la malafilosofia di Nietzsche è ormai espansa in tutta la società, anche perché è molto “naturale”, quindi attecchisce bene.  Non c’è bisogno di conoscere Nietzsche, perché la malafilosofia di Nietzsche è, ormai, talmente integrata da essere presente anche dove non si nomina e non si conosce direttamente. Anche perché, diciamolo: la sua malafilosofia non ha niente di geniale, è solo la descrizione di come si comporta la “bestia media” in natura, e non mi pare il caso di legittimare la malafilosofia di Nietzsche elevando al rango di geniale, ciò che invece è: spazzatura, mera brutalità naturalista.

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