Expo 2015, 645 giovani rifiutano lavoro a 1300 euro al mese
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Domanda: continua lo sputtanamento mediatico dei lavoratori precari?
Sputtanamento, mi pare, supportato con grinta dalla categoria giornalisti.
Categoria giornalisti che divulga, spesso, con grande veemenza – veeemenza, o demenza? Come è meglio dire? – solo la voce delle varie interinali, e “robe” del genere, ma non mi risulta si impegni per comprendere le motivazioni che spingono a rifiutare questi contratti, in modo del tutto incomprensibile in un periodo di profonda crisi economica ed elevato tasso di disoccupazione.
La notiziona di oggi, che imperversa in rete, sul “fannullonato precario”.
Oggi, ad esempio, rimbalza, da una testata “de giornale” all’altra, la notizia che ben 645 (numero preciso) giovani (anche detti giovincelli, o iggiovani, o i giovinastri) hanno rifiutato uno stupendissimo lavoro offerto dall’Expo 2015, lavoro da prodursi, a condizioni non bene identificate, per 6 mesi, a ben 1300 euro netti (che ragazzi… sei mesi di prolungamento di vita non te li toglie nessuno). Vi allego qui sotto lo screenshot del notizione – che ho letto su “Il Fatto Quotidiano“, ma ne trovate anche in altre testate “de giornale”. Il titolone recita:
“Expo 2015, 645 giovani rifiutano contratto di lavoro a 1300 euro netti al mese“
Io non stento a crederci, ci credo. Però mi piacerebbe proprio intervistare alcune delle persone che hanno rifiutato questo contratto e questi fatidici, o fantomatici (è da capire), 1300 euretti al mesi, super netti. Se volete, voi fannulloni che avete rifiutato, potete anche scriverci in forma anonima qui “Lettere dei Lettori“, o nel forum sezione economia, per spiegarci le vostre motivazioni di rifiuto.
Intanto, se quelli dell’Expo hanno problemi a reperire personale possono contattarmi; “6 mesi” mi vanno bene. Cioè, detto così sa un po’ di condanna carceraria, ma non voglio essere prevenuta. Resto a disposizione!! Contattatemi! Non vedo l’ora di sentire le stupende condizioni di questo contratto lavorativo spettacolare misteriosamente rifiutato da così tante persone. È una vergogna. Vi anticipo, che, per la stessa cifra, posso tranquillamente lavorare anche 48 ore al giorno, anche 72 ore al giorno, basta chiedere! Io vi faccio prolungare a schiocco di dita la durata della giornata.
A disposizione, l’occasione mi è gradita per porgervi tutti gli ossequi del caso.
Cordiali Saluti
Telefonate! Telefonate! Telefonate!
Aggiornamento del 24/04/15
Solita bufala giornalistica, leggi qui – La bufala giornalistica del buon lavoro rifiutato